Dibattito sul nucleare? No grazie. Non caschiamo nella trappola, l’argomento non è all’ordine del giorno. Per lo meno nei termini nei quali la questione è proposta.
Il dibattito sul nucleare che sembra accendere l’attenzione delle forze politiche e della popolazione è un dibattito virtuale, fasullo, figlio di una fake news abilmente manipolata per scopi elettorali. Tutto nasce dalla notizia fasulla e infondata che il ministro della transizione ecologica Cingolani avrebbe manifestato interesse per il nucleare. Il ministro ha spiegato più volte e con tutti i mezzi di non aver mai manifestato alcun proposito di un ritorno alla produzione di energia con la tecnologia nucleare. Mentre esponeva i propri programmi sulla transizione energetica il ministro ha semplicemente indicato, elencando gli studi in corso, la possibilità che da tali ricerche potessero emergere nuove tecnologie utili e convenienti per la produzione pulita di energia affermando, mi pare legittimamente, che, ove ciò fosse accaduto, se ne sarebbe dovuto tenere conto in un futuro neppure tanto immediato. Questo è bastato per scatenare un acceso e violento dibattito oltre che tra i cittadini sempre pronti a partecipare a nuove battaglie, anche tra i partiti e perfino le associazioni per l’ambiente che, da qualche tempo non vanno oltre le vecchie analisi che ruotavano intorno allo slogan “No al nucleare” e “Nucleare? No grazie”. [segue]
Sgombriamo il campo da questa vicenda. Il ministro Cingolani, nel manifestare il proprio pensiero, faceva riferimento ai reattori nucleari di quarta generazione che importanti centri di ricerca stanno studiando. A questo punto appare utile a mio avviso una importante osservazione. Mi scuso con chi questi argomenti li conosce e li potrebbe esporre meglio di me.
Quando si parla di nucleare, di quel nucleare che gli italiani hanno dichiarato di non volere mai più, si sta parlando di una tecnologia che, attraverso i reattori nucleari, produce energia con un processo di Fissione Nucleare. In parole povere, un processo di rottura di nuclei degli atomi di materiale radioattivo per ottene da tale fissione quantità enormi di energia e una quantità non trascurabile di scorie radioattive di difficilissimo smaltimento. Per non parlare dei sempre possibili incidenti ai reattori dei quali abbiamo esperienza concreta.
Nessuno vuole ripristinare tali tecnologie a parte “Gigi il fenomeno” che proprio oggi ha dichiarato che a suo parere non ci sarebbe nessuna contrarietà a installare una centrale nucleare in Lombardia. Sicuramente l’ha detto al bar dopo chissà quanti aperitivi.
Subito tutti dietro la fake news creata, come un abito su misura, sulle dichiarazioni di Cingolani. Degna di nota la pronta presa di posizione di Conte che, tanto per essere chiari, si affretta a dichiarare: “Nucleare mai più, né ora né mai”. Altra cavolata, proverò a spiegare perché.
Oltre la tecnologia nota come processo di Fissione Nucleare è importante ricordare che l’Umanità, o meglio i migliori fisici del mondo, operano per riuscire a realizzare centrali nucleari che impieghino il processo di Fusione Nucleare per produrre energia sicura e pulita ricavandola da sostanze presenti nell’acqua. Il processo consiste, banalizzo per semplificare, nella fusione di due particelle fra loro ottenendo quantità spaventose di energia e senza produrre scorie.
Chi riuscirà a farlo, i team di scienziati che renderanno possibile questa tecnologia, riceveranno vagonate di premi Nobel per la fisica, riprodurrebbero sulla Terra un processo simile a ciò che avviene da sempre sul Sole, la stella del nostro sistema solare.
Una centrale a fusione libererebbe la terra dalla necessità di produrre energia da fonti fossili, ridurrebbe in modo pressoché definitivo il problema dell’inquinamento, avrebbe costi di materie prime irrisori poiché la materia prima si estrae dall’acqua. Lo vorrei vedere Conte dire “mai più nucleare” agli scienziati che tra breve, si parla di un decennio, saranno in grado di realizzare il primo modello di centrale a fusione.
Tra l’altro, è notizia di questi giorni, proprio i fisici italiani dell’Eni hanno realizzato dei supermagneti particolari che dovrebbero contribuire in modo determinante a rendere possibile questo che finora era soltanto un sogno dei fisici. Vedere articolo allegato. Allora proviamo a fare chiarezza nelle nostre discussioni su alcuni semplici concetti. Quando affermiamo di essere contrari al nucleare facciamo un piccolo sforzo, diciamo molto più chiaramente che siamo contrari per l’eternità alla Fissione Nucleare per la produzione di energia con materiali radioattivi, la produzione di scorie radioattive e il rischio di incidenti nucleari.
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